“Giuni Russo, da un’estate al mare al Carmelo”

Cofanetto contente la biografia “Giuni Russo, da un’estate al mare al Carmelo” (Bompiani, 2009) scritta da Bianca Pitzorno, con la collaborazione di Maria Antonietta Sisini e una nota di F. Battiato. Il Dvd contiene il docufilm “La sua figura”,materiali di repertorio con la regia di Franco Battiato. Il cd contiene:

1.Morirò d’amore- (versione demo Inedita)
2.La sua voce (Come sei bella)- (Inedito)
3.Moro perché non moro- (versione demo Inedita)
4.La sua figura -(versione demo Inedita)
5.La sposa- (versione demo Inedita)
6.Pekino -(Live, Inedito)

“Più di una volta, mentre scrivevo le pagine che seguono, mi è capitato di dire e anche di pensare: -“Sto scrivendo l’autobiografia di Giuni Russo”. E poiché non era mia intenzione imitare Gertrude Stein- autrice amata da Giuni- mentre scriveva l’autobiografia di Alice B. Toklas, evidentemente si trattava di un lapsus. Un lapsus che però trova la sua giustificazione e origine nel fatto che in qualche momento la vita di Giuni l’ho davvero condivisa, e che in parte la conosco perché me l’ha raccontata lei stessa. Il resto mi è stato raccontato da Antonietta Sisini, che l’ha condiviso o, per quanto riguarda l’infanzia e l’adolescenza, l’ha sentito raccontare dalla diretta interessata nel corso dei 35 anni vissuti al suo fianco, e che molte cose se le è fatte ripetere da Giuni negli ultimi tempi della sua malattia e ne ha preso nota perché non se ne perdesse la memoria. In un certo senso questa è la storia della vita di Giuni Russo come l’avrebbe raccontata lei stessa.” (dalla nota dell’autrice)

“La grande terrazza è l’unico punto della casa dove si possa trovare un po’ di quiete e di silenzio, lontano dalla confusione, dal movimento e dal frastuono di una famiglia più che numerosa. Sdraiata sul pavimento Giusy guarda in alto, cercando i frammenti di cielo tra le foglie del pergolato che di giorno filtrano la luce dell’estate siciliana in lame dritte e scintillanti come spade e di notte lasciano intravedere qualche stella lontana. A occhi aperti sogna, immagina, tesse col pensiero la propria vita futura. Che, ha deciso, non sarà come quella dei fratelli e delle sorelle maggiori. “Io non mi sposerò. Il grande amore della mia vita sarà l’arte. Andrò a vivere da sola, studierò musica, coltiverò la mia voce, diventerò una grande cantante”. Ha sette, otto anni, forse nove, ma è già saldamente consapevole del talento che possiede e che aspetta solo di essere educato e sviluppato. Come è consapevole che all’arte bisogna dedicare la vita intera.” (Capitolo 1, pag.13)

Ascoltare le canzoni di Giuni Russo è come vederla, guardarla negli occhi, parlare con lei…E ispira tanto amore Giuni, quanto pudore. Per la sua grandezza, la sua capacità di presentimento, il suo mistero….Giuni Russo è un vero classico contemporaneo,da ripubblicare, studiare e ascoltare ogni volta. (Alias,G. Capitta) Il racconto della Pitzorno evita retoriche da santino,ma non ha pretese di neutralità. È intriso da dell’affetto di chi più l’ha amata. E scorre veloce. (Il sole 24 ore, P. Andrea Canei) Dal successo pop di Un’estate al mare alla scoperta di una religiosità profonda, il cammino di un’artista rara nel panorama musicale. Che seppe accettare il suo destino. (Famiglia Cristiana, E. Arcidiacono)